L’inverno caldo dei ricercatori universitari (jacobinitalia.it)

Alessia Tortolini Enrico Gullo Ottavia Tordini

Con le dimissioni di Fioramonti si è tornati a parlare di investimento pubblico sull'università, crollato di 1,5 miliardi negli ultimi 10 anni. Ma non degli effetti sulle condizioni di lavoro nel mondo della ricerca, che oggi scende in piazza

l 25 dicembre il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca si è dimesso, in polemica con il mancato ottenimento dei fondi richiesti per il rifinanziamento del comparto scolastico e universitario all’interno della Legge Finanziaria per il 2020.

Uno sguardo alla legge di bilancio è sufficiente a spiegare le ragioni di questo gesto: a fronte di un crollo d’investimento pubblico sull’Università di 1,5 miliardi di euro a partire dal 2008 e di una situazione di partenza che vede l’Italia investire complessivamente meno dell’1% del Pil sulla ricerca (rispetto a una media Ocse dell’1,5%), i pochi milioni stanziati con questa finanziaria suonano come l’ennesima presa in giro.

Motivo per cui crediamo nella necessità di riaprire un dibattito pubblico ampio sulle condizioni di lavoro nell’ambito della ricerca universitarialeggi tutto

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