di Alessandra Testa
Cgil, Cisl e Uil contro la legge di bilancio in Bolognina:
«Sbagliato metterci sullo stesso piano dei no pass»
Brucia il rifiuto della prefetta Francesca Ferrandino di concedere piazza Maggiore a Cgil-Cisl-Uil, che dalle dieci occupano in forma statica il cuore della Bolognina per dire no alla bozza di legge di bilancio del governo Draghi. E ancor di più brucia il silenzio del sindaco Matteo Lepore, che si è limitato a dire che ai confederali è stato garantito il diritto di manifestare.
«La piazza è dei lavoratori»
L’affondo più duro è del segretario generale della Uil regionale, Giuliano Zignani: «Non mi sta bene che ci vietino il centro di Bologna. Quella piazza è dei lavoratori e il sindacato è un presidio di democrazia. Metterci sullo stesso piano di altri è un errore», viste le norme già esistenti a difesa dell’ordine pubblico. Il riferimento è ai no green pass. «Anche durante il lockdown le nostre sedi erano aperte — ricorda —. In piazza garantiamo sempre mascherine e distanziamento: il problema, quindi, non può essere sanitario.
Mi aspettavo che qualcuno dalla città che si definisce la più progressista di Italia alzasse la voce». Il riferimento è appunto al primo cittadino che siede al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che ha preso la decisione. «Questa riflessione va fatta a voce alta — analizza —: perché i sindacati sollevano i problemi della povera gente, che c’è anche qui sotto le Due Torri, e non possono tacere di fronte a un modello di società neoliberista.
Nessun partito politico sta difendendo le persone che noi rappresentiamo. Solo il sindacato è dalla parte di lavoratori e pensionati».
Arrabbiati
«E dalla parte dei giovani e delle donne — rincara la dose il leader della Cgil, Luigi Giove — perché quella del governo sembra una manovra contro di loro e a sostegno unicamente dell’uomo bianco.
Lepore può dire quello che vuole, ma resta il fatto che noi avevamo già una piazza autorizzata, transennata, con posti a sedere, obbligo di mascherina, green pass e distanziamento». «Stare più assembrati — domanda — in piazza dell’Unità risponde all’emergenza sanitaria?
O forse i commercianti di quella piazza contano meno di quelli del centro? Il diritto di manifestare andrebbe garantito sempre. Qui non ci risultano problemi di ordine pubblico, neppure nei sabati no green pass» … leggi tutto