di Lorena Cotza
Safaa al-Saray era un attivista per i
diritti umani, un poeta, un musicista e
un blogger, con un grande seguito
sui social media.
Dal 2011 aveva organizzato e partecipato a numerose proteste contro la corruzione del governo iracheno e – con grande coraggio – documentava e denunciava la repressione brutale delle forze dell’ordine. Era stato arrestato tre volte a causa del suo attivismo ed era costantemente sorvegliato e minacciato.
Il 28 ottobre scorso, mentre partecipava a una protesta pacifica a Baghdad, Safaa è stato colpito alla testa da una bombola di gas lacrimogeno lanciata dalla polizia. È morto 7 ore più tardi, in ospedale, per le ferite riportate.
Il ritratto del suo viso oggi campeggia su un muro che si affaccia su Tahrir Square, la Piazza della Liberazione, che dallo scorso ottobre è al centro di manifestazioni di massa contro il governo iracheno … leggi tutto