La gestione della pandemia continua a scatenare proteste in Europa:
a Vienna, circa 44mila persone hanno manifestato contro l’obbligo vaccinale che, in Austria, entrerà in vigore dal 1 febbraio.
Nel mirino anche le misure restrittive che ancora investono un’ampia parte della popolazione: il Paese esce infatti dal blocco, disposto il 22 novembre, ma le restrizioni restano in piedi per i non vaccinati.
In Spagna, migliaia di persone hanno marciato nel centro di Madrid: il corteo, affiancato dai furgoni della Polizia, ha sfilato con striscioni che negavano la pandemia e altri in cui si rivendicava la libertà a non farsi vaccinare.
Anche Barcellona ha organizzato un presidio: altre migliaia di manifestanti hanno protestato contro l’introduzione dei passaporti sanitari nella regione autonoma della Catalogna. Sul fronte opposto, le autorità sanitarie hanno riaperto i grandi hub vaccinali per stimolare i cittadini non ancora vaccinati a farsi somministrare la prima dose.
In Lussemburgo centinaia di persone hanno manifestato contro le misure anti-Covid adottate nel Granducato e recentemente inasprite a fronte di un aumento dei casi di contagio.
Alla manifestazione grande dispiegamento delle forze dell’ordine, provviste di cannoni ad acqua.
Negli ultimi tempi, anche in Lussemburgo vige l’obbligo di presentare un pass sanitario (che provi che il titolare è vaccinato o guarito) nel settore del tempo libero.