di Giulia Siviero
Piccole donne è indimenticabile, e il film di Greta Gerwig ce lo ricorda, spiegando anche perché (lei, che ha detto come quel libro abbia fatto parte della sua vita da sempre, cosa che vale anche per molte di noi, me compresa).
Intanto, e in breve, dato che Piccole donne tutti sanno cos’è, ma a me non sembra così vero. Piccole donne è, innanzitutto, «un capolavoro di astuzia femminile» che per «centocinquant’anni è riuscito a farsi stampare, tradurre e raccomandare come un romanzo di formazione per giovinette di buona famiglia» e che «intanto riesce ad annunciare la fine del patriarcato». Lo ha scritto la filosofa Luisa Muraro.
E ancora: «Si tratta della storia di quattro sorelle che crescono sotto la guida di una madre e in assenza del padre. Il padre è andato volontario in guerra, nella terribile guerra di Secessione che insanguinò gli Stati Uniti intorno al 1860. Louisa May Alcott dice la cosa giusta: gli uomini si stanno autoeliminando a forza di guerre. Resta vivo il simbolico delle donne» … leggi tutto