L’Irpef 2022 e l’ira dei sindacati (lavoce.info)

di  E 

La manovra di bilancio per il 2022 conterrà 
novità di rilievo sulla struttura dell’Irpef.

C’è ancora incertezza sulla struttura definitiva che verrà presentata in Parlamento, ma i tratti salienti della proposta sembrano ormai chiari.

Scaglioni e aliquote marginali

La prima modifica di rilievo riguarda l’ampiezza degli scaglioni e le aliquote marginali legali (Tabella 1). Si prevede una riduzione degli scaglioni da 5 a 4: i primi due non subiscono modifiche; l’attuale terzo si riduce di ampiezza, perché il limite superiore passa da 55 a 50 mila euro; è previsto un unico scaglione sopra i 50 mila euro, a differenza dei due attuali (da 55 a 75 mila e oltre 75 mila).

Per quanto riguarda le aliquote legali, la prima non subisce variazioni, la seconda si riduce dal 27 per cento al 25 per cento e la terza dal 38 per cento al 35 per cento; scompare la quarta aliquota e non si modifica quella massima, che rimane il 43 per cento.

Diminuisce pertanto la differenza tra la prima e la seconda aliquota legale, da quattro a due punti percentuali; rimane molto ampia la differenza tra la seconda e la terza aliquota, che passa da 11 a 10 punti percentuali; 8 punti la differenza tra la terza e la quarta aliquota.

La modifica della scala delle aliquote legali deve però essere analizzata congiuntamente alla revisione della struttura delle detrazioni per lavoro e del Bonus 100 euro.

Detrazioni per lavoro dipendente e Bonus 100 euro

L’attuale struttura per i lavoratori dipendenti è molto articolata; da tempo se ne chiede una razionalizzazione (Figura 1) (Ne parlato quiqui e qui). In quanto segue facciamo riferimento ai contribuenti senza carichi di famiglia come figure tipo per analizzare i cambiamenti.

Figura 1 – Detrazioni e Bonus nel 2021 per un dipendente single

In aggiunta alla detrazione per lavoro (linea nera), è infatti oggi applicato il Bonus 100 euro da 8.145 a 28 mila euro (linea blu), che diviene poi una ulteriore detrazione tra 28 e 40 mila euro (linea verde).

L’impatto congiunto di queste misure, nella fascia 8.145-40.000, è rappresentato dalla linea rossa.

Al fine di non avere contribuenti perdenti, si è scelto, in questa prima fase, di non riassorbire completamente nella detrazione da lavoro dipendente il Bonus 100 euro, ma di mantenerlo solo fino a 15 mila euro; a partire da questa soglia, invece, è prevista una sola detrazione, in sostituzione delle preesistenti detrazioni per lavoro e del Bonus 100 euro … leggi tutto

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