Non recepite le istanze sindacali. Maggioranza litiga su cartelle fiscali e forze dell'ordine, slittano gli emendamenti del Governo
Quando il ministro dell’Economia Daniele Franco riceve i relatori della manovra al Tesoro, sul tavolo c’è il pacchetto degli emendamenti che il Governo presenterà alla commissione Bilancio del Senato. Emendamenti, quindi modifiche, perché la legge di bilancio cambierà, seppure di poco, rispetto al testo approvato dal Consiglio dei ministri.
Il superbonus, le cartelle, ma anche la scuola e la tassa sui tavolini all’aperto. La lista è articolata e scivolosa, la Lega e Forza Italia insistono per una nuova pace fiscale mentre il Pd è contrario, si litiga sui soldi alle forze dell’ordine. Non c’è l’intesa e gli emendamenti slittano. Ma il dato che interessa è un altro: l’elenco non contiene nessuna delle rivendicazioni che Cgil e Uil riverseranno giovedì in cinque piazze, ma anche sui treni e sui bus, dentro le aziende, negli uffici pubblici e in tutti gli altri luoghi dello sciopero generale.
A poche centinaia di metri da via XX settembre, nella sede del sindacato guidato da Maurizio Landini, arrivano decine di telefonate. Sono più di 200 i bus che arriveranno a Piazza del Popolo. “Le adesioni – dicono dall’organizzazione – sono molte di più di quelle che ci aspettavamo, le piazze saranno piene”.
Saranno le presenze nelle piazze, ma anche il tasso di partecipazione allo sciopero nei luoghi di lavoro a misurare il successo o il flop della protesta. La vigilia, però, consegna già con chiarezza almeno due elementi. Il primo è la conferma del disallineamento, nei tempi e nei contenuti, tra la visione del Governo e quella di Cgil e Uil.
Al centro c’è quella che Landini battezza come “la pandemia sociale” nel video in cui ricorda perché è giusto scioperare. È il malessere che corre lungo il Paese, il conto dell’emergenza che è ritornata a infiammarsi non solo dal punto di vista sanitario, ma anche sociale, perché dietro la paura per la variante Omicron c’è lo spettro di una nuova frenata sull’economia reale, su quel lavoro che deve recuperare ancora 200mila posti rispetto ai livelli pre-pandemia.
Ma soprattutto c’è l’inflazione, con i prezzi che spingono, le bollette di luce e gas che sono aumentate … leggi tutto