Guantánamo: la testimonianza degli psicologi che idearono il programma di tortura della CIA (valigiablu.it)

di Angelo Romano

«Lo rifarei. Il mio dovere morale di proteggere 
le vite dei miei connazionali prevaleva sulle 
sofferenze che avrei provocato nei terroristi 
[ndr, sottoposti a interrogatorio] che ci 
avevano attaccato volontariamente. 
Lo percepivo come una mia responsabilità morale». 

Così, durante la sua udienza, il dottor Mitchell, ex psicologo a contratto della CIA, ha motivato il suo coinvolgimento da parte dell’agenzia di intelligence americana nell’ideazione di una serie di tecniche di interrogatorio da considerarsi a tutti gli effetti torture al fine di individuare i responsabili degli attacchi alle Torri Gemelle nel 2001 e difendere gli Stati Uniti da futuri attentati.

Dal 20 gennaio, James E. Mitchell e John “Bruce” Jessen, i due psicologi che hanno messo a punto le “tecniche avanzate di interrogatorio” della CIA nel centro di detenzione di Guantánamo, stanno testimoniando nella fase istruttoria del processo nei confronti di Khalid Sheikh Mohammed – ritenuto l’ideatore degli attacchi dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti – e altri quattro imputati .. leggi tutto

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