Fascismo Vs Civiltà #1 “La citofonata di Salvini? È stato come un rastrellamento…” Intervista alla legale della famiglia del tunisino Yassine (articolo21.org)

di Donato Ungaro

«È stato come un rastrellamento…», non lasciano 
spazio a equivoci le parole di Cathy La Torre, 
già consigliere comunale a Bologna e legale 
della famiglia di Yassine, detto “Iaia la cartola”, 
al cui citofono martedì scorso il leader leghista 
Matteo Salvini ha suonato chiedendo se lì 
abitasse uno spacciatore.

«Non è normale che mentre sei a casa tua qualcuno ti suoni al citofono per chiedere se spacci; o sei hai le corna o se sei lesbica. È una molestia inaccettabile. Inoltre è un messaggio irrispettoso delle forze dell’ordine; che lancia un messaggio culturale sbagliato: non esiste la giustizia fai da te. Neanche se sei in campagna elettorale».

Avvocata La Torre, ma perché si è arrivati a questo?
«Partiamo da un dato oggettivo: Iaia non è indagato, non ha precedenti. Una donna lo accusa perché il padre lavora da Bartolini e il figlio ha le Adidas, le Nike. Ergo: spaccia. Non è accettabile; soprattutto se a prestarsi a un fatto del genere è un ex Ministro dell’Interno. È una comunicazione culturale e politica devastante. Se ci sono prove di quello che si sostiene si va dalle forze dell’ordine, non si citofona con drappelli al seguito» … leggi tutto

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