Fascismo Vs Civiltà #2 Quando Lucia Borgonzoni era un’artista anticlericale che faceva serate Lgbti in Emilia Romagna (linkiesta.it)

di Francesco Lepore

Nel cast di due gay night del 2003, la candidata leghista alla presidenza della Regione non è stata sempre una bacchettona come da copione sovranista. Il ricordo di due suoi amici dell’epoca (con volantini)

Dopo mesi di silenzio sulle tematiche Lgbti, Lucia Borgonzoni, candidata presidente dell’Emilia Romagna per il centrodestra, è stata pubblicamente sollecitata di un parere a pochi giorni dalle elezioni del 26 gennaio. A incalzarla nella trasmissione Dritto e rovescio di Paolo Del Debbio, c’era Marco Tonti, presidente di Arcigay Rimini, il quale ha parlato di omofobia di Salvini e della Lega, facendo esplicito riferimento alle dichiarazioni del consigliere regionale uscente e ricandidato dal Carroccio, Massimiliano Pompignoli, sull’abrogazione, in caso di vittoria di Borgonzoni, della recente legge emiliano-romagnola contro l’omotransfobia.

Bagarre in studio, dove Tonti è stato sopraffatto dalle reazioni del pubblico e degli ospiti della trasmissione come anche di Lucia Borgonzoni che, in collegamento, non ha in realtà replicato nulla, se non dicendo ripetutamente: «No, vabbè. Ma ci vuole un limite». Una non risposta l’ha data poco dopo su Facebook, pubblicando una foto di Tonti, che è stato così travolto dalla gogna socialleggi tutto

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