di Pupa Garribba
Tira brutta aria in questo nostro Paese dalla memoria corta. I segnali c’erano ma, come spesso ci capita, anche in questo caso ci siamo lasciati sorprendere dal fatto che si sta facendo largo a grandi passi l’aspirazione al pensiero unico, con aumentata intolleranza verso i refrattari all’omologazione.
Se non sei italiano, è meglio che te ne torni a casa tua; se lo sei, stai zitto e buono se rientri nel novero dei “diversi”. Eppure le notizie sono pervenute con regolarità e tempismo, ma non sono state messe in fila e non sono state tenute in dovuta considerazione.
Negli ultimi anni si è provato di volta in volta indignazione, e poco altro, per le proposte di provvedimenti indiscriminati verso Rom e Sinti, come la pretesa delle impronte digitali; poi per gli atti di violenza contro i gay; quindi per gli attacchi contro i migranti, ai quali si sono tolte persino le panchine in luoghi pubblici per non farli sedere.
Ora ci si sorprende che sia arrivata la volta degli ebrei dei quali si vuole cancellare una memoria che disturba; quegli stessi ebrei molto citati in osceni striscioni e sguaiati cori da stadio, in gara con quelli rivolti ad atleti dalla pelle scura … leggi tutto