Un'analisi storica di un evento chiave nella storia moderna dell'Europa
Lo squallido fenomeno dell’antisemitismo (parola coniata nel 1880 da Wilhelm Marr nel suo libro “La strana vittoria del Germanesimo sul Giudaismo”, inteso come avversione nei confronti dell’ebraismo, ha radici millenarie: nel paganesimo (Lisimaco, Giuseppe Flavio, Orazio, Tacito, Giovenale), nel cristianesimo (Bibbia, Libro di Esther), nel cattolicesimo (S. Agostino, S. Bernardo da Chiaravalle, S. Giovanni Crisostomo), nel protestantesimo (M. Lutero “Sugli Ebrei e le loro menzogne”, 1543) e nell’Islam (Corano, Hadith di Maometto).
L’accusa agli ebrei (giudei, semiti, cioè provenienti dalla Giudea palestinese, discendenti di Sem, primo figlio di Noè) è sempre stata duplice: di tipo religioso (deicidi uccisori di Gesù, negatori della sua natura messianica, omicidi rituali) e politico-sociale (cospirazione a danno dell’Umanità, refrattarietà verso altre culture, usura, mercimonio) … leggi tutto