di Bruno Saetta
Il 17 giugno del 2015, alle 9 del mattino, il ventunenne Dylann Roof entra nella chiesa episcopale metodista africana di Charleston, nella Carolina del Sud.
Non conosce nessuna delle persone presenti, non le aveva mai incontrate, eppure Roof le vuole morte. Tutte. Quindi, estrae la Glock e spara. Uccide 9 persone e lascia a terra tre feriti. Il giorno dopo Roof viene arrestato. Sarà condannato per la strage.
Secondo un amico d’infanzia, Roof era affascinato dall’uccisione di Trayvon Martin, e dalle proteste di Baltimora del 2015 a seguito della morte di Freddie Grey mentre era sotto la custodia della polizia. Affermava che “i neri stanno conquistando il mondo”.
Nel corso del processo viene diffuso il farneticante Manifesto scritto da Roof e pubblicato sul suo sito web … leggi tutto