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I dati alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario: "Intervengano misure per accelerare i processi". Camere penali: "Prospettiva paralizzante". Verini (Pd): "Intervengano cambiamenti". E sulla questione morale Mammone invoca "trasparenza nel Csm"
Senza un intervento tempestivo, la nuova prescrizione targata Bonafede metterà in crisi il sistema. E porrà sulle spalle della corte di Cassazione un “carico insostenibile”. È il messaggio che manda il primo presidente della Suprema Corte, Giovanni Mammone, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2020.
Un anno che si apre con uno sguardo al passato, al recente passato, a partire dalla riforma entrata in vigore il primo gennaio, che impone lo stop alla prescrizione dopo il primo grado di giudizio. Per il Guardasigilli, presente nell’Aula Magna della Suprema corte, la sua legge è “una conquista di civiltà”. Ma, per Mammone, se non sarà accompagnata da altri provvedimenti sul processo penale, rischia di essere un boomerang: “È auspicabile che intervengano concrete misure legislative in grado di accelerare il processo, in quanto è ferma la convinzione la convinzione stessa del giudizio penale a dilatare oltremodo i tempi dei processi”, spiega … leggi tutto