Disco music, avanguardia e buddismo: l’inverosimile avventura di Arthur Russell.
all’ascolto di Iowa Dream, raccolta di 19 provini risalenti in larga parte a metà anni Settanta, affidati nella circostanza alla revisione di Peter Broderick, trapela un profilo da cantautore bislacco e naif: una delle molte facce nel prisma espressivo di Arthur Russell.
Edito lo scorso novembre, è il sesto disco ricavato dall’archivio amministrato dall’etichetta Audika Records, creata nel 2004 da Steve Knutson proprio allo scopo di divulgare il composito linguaggio di Russell, che fu capace di anticipare il corso degli eventi musicali, intuendone gli sviluppi con impressionante perspicacia.
Da allora si è riacceso l’interesse intorno alla sua figura, elevandone lo status oltre il rango del culto per pochi adepti: milioni di streaming annuali su Spotify e l’apprezzamento dei contemporanei: Frank Ocean ne è ammiratore dichiarato e Kanye West ha campionato un suo brano, Answers Me, in una traccia – 30 Hours – di Life of Pablo; tra gli adepti ci sono anche James Murphy degli LCD Soundsystem e Anohni … leggi tutto