«Fuggiamo dalla guerra»,ma l’Ungheria li blocca al confine (ilmanifesto.it)

di Alessandra Briganti

Intrappolati da mesi lungo la rotta balcanica, 
i rifugiati avevano organizzato una protesta 
al valico di frontiera di Kelebija, 
Serbia settentrionale. 

Una manifestazione nata su un gruppo Facebook che ha portato al confine centinaia di migranti da tutte le parti del Paese. Erano arrivati a Kelebija giovedì per chiedere di varcare la frontiera e proseguire il loro viaggio in Europa. Siriani, afghani, marocchini, palestinesi. Tra loro anche tanti bambini.

«Siamo rifugiati, non criminali», «fuggiamo dalla guerra, non dalla fame», «i nostri bambini meritano di meglio»: questo si leggeva sui cartelli branditi dai migranti che avevano preso parte al sit in di protesta.

Sfidando le autorità serbe ed ungheresi e il gelido inverno balcanico, i profughi avevano piazzato delle tende al confine, decisi a resistere fino all’apertura delle frontiere.

Ma i loro appelli sono rimasti inascoltati. Le autorità ungheresi hanno prima ordinato la chiusura del valico e rafforzato poi i controlli aumentando la presenza di polizia e guardie di frontiera lungo la barriera metallica e di filo spinato fatta costruire nel 2015 dal premier Viktor Orban per arginare i flussi migratori in entrata dalla Serbia … leggi tutto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *