Precisazioni sugli zombetti (gliasinirivista.org)

di Livio Marchese

Preso atto del vespaio provocato dal testo 
sugli “zombetti”, ritengo opportuno fornire 
alcune precisazioni dal momento che le 
considerazioni ivi contenute mi pare 
siano state solo parzialmente intese e 
che il vero nocciolo della questione sia 
stato, con poche ma significative eccezioni, 
ignorato o eluso.

Partirei proprio dalla genesi del testo.

L’articolo deriva dal montaggio di una serie di aneddoti, riflessioni, considerazioni che ho raccolto nel triennio 2016-2019 in un anti-diario di scuola. In che senso “anti-diario”? Solitamente nel diario di scuola l’insegnante appunta gli argomenti delle lezioni, le interrogazioni, le difficoltà incontrate dagli allievi, i loro progressi. Più in generale, lo svolgimento delle attività didattiche e la riflessione su di esse.

Man mano che trascorrevano i mesi e poi gli anni io mi rendevo invece conto che, nonostante gli sforzi spropositati e disperati portati avanti da me e dai miei colleghi nel tentativo spesso vano di fare lezione, andavo accumulando in massima parte tutta una serie di episodi surreali e grotteschi che avvenivano tra le mura scolastiche, oscillanti tra il tragico e il comico a seconda del punto di osservazione, oltre alla registrazione del puntuale e disarmante naufragio di qualsiasi strategia, metodologia, attività, proposta didattica … leggi tutto

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