Liliana Ferraro lavorò al fianco del magistrato antimafia fino alla fine dei suoi giorni. Ma un pezzo di magistratura ora la “condanna”
Sono poche le persone rimaste in vita che erano veri amici di Giovanni Falcone. E pochissime che lo difesero dagli attacchi sia dalla mafia che da quell’antimafia che non si capacitava del suo lavoro razionale (Falcone stigmatizzava i discorsi sul terzo livello e le fantomatiche “entità” che avrebbero manovrato la mafia) e nel pieno rispetto del Diritto. Tra quei pochi rimasti c’è la dottoressa Liliana Ferraro, magistrato di lungo corso che poi nei momenti più difficili della lotta alla mafia prestò servizio presso il ministero della giustizia.
Liliana Ferraro conobbe Falcone nell’82 durante un convegno, ed è lì che nacque l’amicizia scaturita dalla collaborazione tra i due. «Noi abbiamo dei problemi molto seri, la situazione siciliana è quella che è. Se non abbiamo il sostegno del Ministero non ce la facciamo ad andare», si confidò Falcone. Fu in quel momento che la Ferraro e Falcone ripercorsero insieme dei punti che poi sono stati quelli sui quali si è fondata la collaborazione e l’amicizia, cioè quello che loro immaginavamo dovesse essere un percorso di riscatto anche del sud … leggi tutto