di Marcel Bois
Senza dubbio la Frankfurt Kitchen è stata l’opera più pionieristica di Margarete Schütte-Lihotzky – e oggi se ne può trovare un esemplare persino al Museo di arte moderna di New York.
Di dimensioni che andavano da 1,9 a 3,4 metri, è stata la prima cucina componibile, nota per i suoi armadietti blu-verdi, per il piano di lavoro compatto, e per il prezzo basso. Pensata per trarre il massimo dalle piccole stanze tipiche degli appartamenti della working class degli anni Venti del Novecento, era configurata in maniera così efficiente che il tempo impiegato per passare da un compito all’altro poteva essere misurato col cronometro.
Eppure Schütte-Lihotzky non ambiva a essere conosciuta come designer di interni. Da anziana, quando la gente si riferiva a lei unicamente come l’inventrice della Frankfurt Kitchen, ribadiva sempre: «Non sono una cucina». In realtà, l’architetta austriaca nei suoi centotrè anni di vita ha fatto per il mondo molto di più, grazie al suo impegno politico come socialista … leggi tutto