Beni Comuni. Da Torino (per l’Europa) un’alternativa al mercato (valori.it)

di Matteo Cavallito

Nel capoluogo piemontese si chiude 
Co-City, progetto di gestione condivisa 
di 50 beni comuni. Così il recupero 
vince sul mercato e aumenta il benessere 
in periferia

I beni comuni resistono, insieme a quei simboli da non sottovalutare mai. Sbiadita e consumata, la bandiera dell’Unione europea svetta emblematicamente in cima all’edificio scolastico. Ed è subito immagine iconica. Una piccola quota di fondi UE è arrivata anche qui, nella periferia della periferia.

A Torino, che non è Parigi e nemmeno Milano, ma soprattutto a Falchera, quartiere difficile per antonomasia ai margini del capoluogo piemontese. Davanti alla struttura principale della scuola media Leonardo Da Vinci, l’ex mensa per troppi anni in disuso è letteralmente rinata.

L’hanno chiamata Falklab, pensando a un luogo di aggregazione «in un quartiere che di aggregazione ha un gran bisogno» spiega uno dei ragazzi che seguono il progetto … leggi tutto

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