Il decreto Salvini ha favorito il “business dell’accoglienza” (internazionale.it)

di

Grandi centri di accoglienza nelle mani 
di pochi enti gestori che in alcuni 
territori esercitano un vero e 
proprio monopolio:

è quanto emerge dall’ultima parte del rapporto di Action Aid e di Openpolis, pubblicato il 16 febbraio, sugli effetti del primo decreto sicurezza entrato in vigore nell’ottobre del 2018, fortemente voluto dall’ex ministro dell’interno Matteo Salvini. Il decreto, seguito da un nuovo capitolato di gara di appalto per la gestione dei centri di accoglienza, ha previsto un taglio considerevole della spesa e si è passati dai famosi 35 euro al giorno per persona a 19/21 euro al giorno per persona, un taglio che ha determinato un boicottaggio delle gare d’appalto da parte di molti enti gestori, che hanno denunciato l’insostenibilità del sistema.

Mentre a palazzo Chigi il 17 febbraio si discute di come cambiare i due decreti che portano il nome dell’ex ministro dell’interno, continuano a uscire rapporti sugli effetti nefasti delle due norme sull’immigrazione approvate dallo scorso esecutivo … leggi tutto

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