Negli ultimi dodici mesi sono cresciuti i monitoraggi e le rilevazioni di dati relativi ai discorsi d’odio e alla loro diffusione, grazie all’aumento dei progetti di ricerca dedicati al tema.
Non poteva essere altrimenti, perché lo hate speech è un fenomeno non solo attualissimo ma anche complesso, multiforme, cangiante nel tempo e nelle sue dinamiche: più informazioni si raccolgono, più si riescono a comprendere le cause che lo alimentano, le espressioni – innanzitutto linguistiche – con le quali si presenta, gli effetti che genera. E grazie a corpora di dati sempre più ampi e rappresentativi, molte osservazioni impressionistiche hanno lasciato il campo a indagini quantitative indispensabili per individuare tendenze e dimensioni del fenomeno.
Tuttavia, essendo recenti, molte rilevazioni non hanno (ancora) potuto mettere a fuoco l’evoluzione nel tempo di forme e contenuti. Né hanno potuto fornire utili paragoni con anni precedenti … leggi tutto