Aiutare gli “amici”
Nuova occupazione in Bolognina: Banca Rotta si prende lo stabile di via Fioravanti (bolognatoday.it)
La cordata di collettivi denuncia le condizioni di malora del luogo: “Spazio inutilizzato, ma i riscaldamenti sono rimasti accesi dal 2009”
Uno spazio pubblico abbandonato dal 2009, assegnato tramite bando nel 2019 ma, fino allo scorso weekend, ancora vuoto. Questa, in breve, la cronistoria dello stabile di via Aristotile Fioravanti 12, nel quartiere della Bolognina, occupato dai membri di ‘Banca Rotta‘ nel pomeriggio dello scorso sabato 12 marzo. Un luogo che sulla carta spettava a loro ma che di fatto non era mai stato utilizzato. Come si è arrivati a questo punto di rottura?
Secondo quanto si legge nel comunicato dalla stessa cordata di collettivi bolognesi che prende, appunto, il nome di ‘Banca Rotta’: “Messo a bando nel 2018, lo spazio era stato assegnato nel 2019 a una “cordata” di realtà bolognesi al di fuori delle logiche competitive e che proponeva il meccanismo della responsabilità non ad un unico rappresentante legale, ma alla totalità dell’assemblea che lo avrebbe materialmente gestito come bene comune.
Dopo aver iniziato con noi un confronto per definire insieme gli ultimi dettagli tecnici, due anni fa i referenti comunali sono spariti, indifferenti alle nostre mail (tre PEC da gennaio a ottobre 2020), facendo tabula rasa dell’apparente dialogo dei mesi precedenti”.
Banca Rotta e lo stallo con il Comune
Nella mattinata di oggi, martedì 15 marzo, si è tenuta all’interno dello stabile una conferenza stampa in cui i portavoce di Banca Rotta hanno messo in luce alcuni problemi relativi al rapporto avuto con l’amministrazione locale. Come sottolineato durante l’incontro, dopo la vittoria del bando si è aperto un tavolo con il Comune di Bologna – più precisamente con l’Ufficio per la Cultura e il Patrimonio dell’ex assessore e attuale sindaco Matteo Lepore – in cui sono state discusse per settimane le modalità di accesso allo spazio di via Fioravanti 12.
Le due parti si scambiavano una bozza di mail in cui, dopo ogni incontro, venivano aggiornati gli obiettivi raggiunti e i punti che ancora meritavano un approfondimento. Ma da dicembre 2019 il dialogo avrebbe cominciato ad incrinarsi … leggi tutto