Nel corso dei prossimi cinque anni l’Unione europea sarà frammentata come mai avvenuto prima d’ora, ritiene il politologo olandese Cas Mudde. Questa frammentazione è la lezione principale che si trae dalle elezioni europee 2019. In ogni caso, contrariamente alla narrazione preponderante nell’ultimo decennio, i vecchi partiti centristi non devono misurarsi soltanto con un insieme di partiti e gruppi populisti anti-sistema. Cas Mudde
Sembra un po’ un anti-climax. Le elezioni europee 2019 non hanno seguito le previsioni dei mezzi d’informazione, ovvero la conquista dell’Unione europea (o almeno del suo Parlamento) da parte dei populisti e, per questo, hanno rapidamente perso interesse.
Qualche articolo che dichiarava il “picco del populismo” o un’“ondata verde” si è visto, ma i mezzi di informazione erano già passati oltre. Anche Fareed Zakaria, il termometro perfetto per capire le opinioni dell’élite, non si è spinto oltre a un banale “Le crisi dell’Occidente sono finite, ma la furia populista resta” … leggi tutto