Il razzismo è un virus.
Fermiamolo.
Con questo slogan migliaia di persone sono scese in piazza a Parigi. Un Imponente corteo in vista della giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale che si tiene come ogni anno il 21 marzo. Bandiere della pace accanto a striscioni contro ogni forma di discriminazione e violenza, a favore della pace e di pari diritti.
“Quello che chiediamo è che queste forme di odio razziale non siano più ammissibili nel 2022, in un momento in cui siamo nel mezzo delle elezioni presidenziali. Mentre c’è chi ritiene che le persone non siano tutte uguali, la guerra in Ucraina dimostra che invece c’è anche tanta gente capace di accogliere i rifugiati”, ha affermato Raji Aletcheredji, segretario federale di Student Solidarity.
Al corteo hanno preso parte anche i parenti delle vittime delle violenze della polizia che si sono radunati dietro lo striscione della “Rete di mutuo soccorso” con le magliette di “Lamine”, “Sabri”, “Ibrahima” o anche “Cédric”. Alcuni hanno voluto raccontare la loro storia, come la sorella di Lamine, morta nel 2007 “per soffocamento”.
Un padre ha raccontato la sua lotta per la verità dopo la morte del figlio di 19 anni” ucciso da una pallottola al cuore durante un banale controllo stradale” a Marsiglia nel 2021.