Amendola ricorda a Conte gli impegni presi sulla difesa europea quando era al governo (linkiesta.it)

L’ex presidente del Consiglio, appena rieletto 
alla guida del Movimento Cinque Stelle, oggi vede 
Draghi e ribadisce il «no fermo alle armi». 

Ma il sottosegretario agli Affari europei commenta: «Gli accordi internazionali da rispettare e gli aumenti degli investimenti militari già fatti insieme mi fanno sperare che su progetti che hanno valenza storica nessuno si tiri indietro». Anche nel primo anno della pandemia, l’avvocato del popolo ha aumentato i fondi per la difesa

«No fermo alle armi». Lo ribadisce l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, appena rieletto alla guida del Movimento Cinque Stelle, in un’intervista ad Avvenire. «Non possiamo togliere fondi a chi manca del necessario, a famiglie e imprese, per offrire una illusoria certezza di sicurezza. L’impegno con la Nato va rispettato ma senza dogmi, devono essere ridiscussi i criteri di calcolo e le tempistiche».

Concetti che oggi Conte, probabilmente, ripeterà a Mario Draghi nell’incontro fissato a Palazzo Chigi, dopo la mediazione fallita sul dl Ucraina nel vertice di maggioranza di ieri sera. Se Draghi riuscirà a convincere Conte, forse non ci sarà bisogno di porre la fiducia sul provvedimento atteso giovedì in Senato.

Conte ribadisce ad Avvenire che «ci opporremo con tutta la forza parlamentare ad aumenti sconsiderati della spesa militare», spiegando che «un presidente del Consiglio ha il dovere di rappresentare cosa sia meglio per il proprio Paese».

Ma il sottosegretario agli Affari europei Enzo Amendola – che sarà oggi in Polonia – al Corriere specifica che «non si tratta di una corsa al riarmo, ma di dare strumenti nuovi alla politica estera e di difesa comune europea e all’alleanza Nato, dove tutti considerano l’Italia un pilastro importante. Libia, Siria, Afghanistan e adesso Ucraina sono una sveglia per chi pensava che la fortezza europea fosse estranea ai conflitti. Il mondo è cambiato, bisogna prenderne atto.

La spesa militare italiana è impiegata in larga parte sul personale, abbiamo invece bisogno di investimenti per affrontare per esempio nuove minacce come quelle legate allo spazio o alla sfera cyber e per aumentare le missioni di pace» … leggi tutto

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