di Federico Ferraù
STRAGE DI BUCHA
“Il massacro di Bucha chiede un’indagine indipendente, ma non ci piega, rinsalda l’Ucraina. Giusto mettere Ue e Nato in costituzione”
“È terribile vedere queste immagini, pensare che esseri umani come noi possano essere così brutali, feroci. Perché torturare e uccidere così, perché?”. Nella voce di Maria Savchuk, giornalista della tv di Stato ucraina ora in Italia, il dolore è grande, ma non prevale sull’obiettività professionale: “serve una indagine indipendente, gli esperti facciano il loro lavoro e trovino le prove”.
Parliamo del massacro di civili che sarebbe stato commesso dalle truppe russe a Bucha (Buča), nell’Oblast’ di Kiev dove domenica sono stati trovate decine di vittime civili, molte con le mani legate, uccise con colpi alla testa e lasciate per strada. Cadaveri alla rinfusa, oltraggiati, che hanno indignato il comune senso di giustizia e di pietà. Le foto satellitari hanno permesso di individuare vicino alla chiesa di Sant’Andrea una fossa comune, subito ispezionata, che farebbe salire a più di 400 le vittime della strage.
Bucha segna una nuova escalation nel conflitto: il ministro degli Esteri russo, Lavrov, ha parlato di messa in scena dell’Occidente, negando ogni responsabilità della Russia, che ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu (in serata Londra ha detto no) . Biden invoca un processo a Putin per crimini di guerra, mentre la Ue studia ulteriori sanzioni che includano anche lo stop al gas.
Savchuk crede poco nelle trattative e dice che l’unica soluzione possibile è un cambio di regime a Mosca.
Alcuni politici – tra questi Scholz, Di Maio – hanno detto che occorre accertare come sono andate le cose. Amnesty ha dichiarato ieri che occorre un’indagine indipendente.
Sono d’accordo, evidentemente va fatta. Lo chiede il nostro senso di giustizia. Però a vedere quelle immagini, e a sapere che là ci sono stati per un mese i soldati russi, sono convinta che siano stati loro.
E adesso?
Gli esperti facciano il loro lavoro e trovino le prove.
Cosa può avere indotto quei russi a torturare e giustiziare in quel modo?
Bucha era un tranquillo sobborgo di Kiev, ci passa chi arriva nella capitale venendo da nordovest. Ma non riesco a collegare il proposito di entrare a Kiev con quelle atrocità. Un crimine di guerra così si spiega solo con la cattiveria di chi l’ha commesso.
A Istanbul, il negoziato ha suscitato alcune aspettative. Il Cremlino ha detto di volersi concentrare nel Donbass, poi c’è stato l’attacco ucraino al deposito di Belgorod, e adesso Bucha. Che ne pensi?
Secondo me Putin sto usando queste trattative solo per prendere tempo, riorganizzarsi a livello militare e poi continuare l’attacco. Anche i vostri politici prendono tempo, perché al nostro esercito serve tempo per riorganizzarsi e rispondere ai russi. Ma francamente non credo molto in queste trattative.
Perché?
Perché l’obiettivo di Putin è il controllo territoriale e politico dell’Ucraina. Ha dichiarato di voler “denazificare” il Paese, ma in Ucraina non abbiamo nazisti che minacciano i russi. Ho parlato russo per tanti anni e non mi è mai successo niente.
Fa paura il proposito della “denazificazione”?
A mio avviso le sue dichiarazioni di voler ripulire l’Ucraina dai nazisti hanno ricompattato la gente, facendo di noi una nazione più forte di prima. Nessun ucraino vuole arrendersi, anzi vogliamo riconquistare la Crimea persa nel 2014. Se Putin vuole denazificare l’Ucraina dovrà eliminarci tutti, perché nessuno vuole vivere sotto il controllo di Mosca.
Però in Ucraina i russi ci sono. Ci sono sempre stati.
Non ho visto sondaggi recenti, ma chi vuole il controllo russo potrebbe essere intorno al 10 per cento. Più dell’80 per cento non vuole il regime russo, vuole le leggi europee, la democrazia europea, unirsi alla Ue. Queste sono le aspirazioni della nazione … leggi tutto