di Angelo Romano
Negli anni ‘90 la compagnia petrolifera Mobil ha pagato ricercatori accademici, dipartimenti universitari e gruppi di pressione per curare i propri interessi, per inquinare il dibattito pubblico sulle questioni di sicurezza ambientale e influenzare le decisioni politiche sui temi dell’energia e dell’ambiente.
È quanto emerge da un’inchiesta di Sharon Kelly sul Guardian che ha ottenuto dal gruppo ambientalista Climate Investigations Center alcuni documenti interni della compagnia petrolifera (fusasi nel 1999 con Exxon e diventata ExxonMobil) risalenti al 1993.
In particolare, stando a quanto si legge nei documenti a disposizione del Guardian, la compagnia petrolifera giustificava le 80 borse di studio che avrebbe finanziato nel 1994 tramite la Mobil Foundation (la fondazione che Mobil utilizzava per beneficenza e investimenti filantropici, successivamente sostituita dalla ExxonMobil Foundation) mostrando i benefici per la società derivanti da queste donazioni: dalle competenze esperte da utilizzare in occasione di cause per eventuali incidenti industriali e versamenti di petrolio nell’ambiente al contrasto a leggi di protezione ambientale al finanziamento di scienziati il cui lavoro era stato “accolto con favore dall’industria” … leggi tutto