Dopo aver rotto gli indugi, Nato e Finlandia si preparano ad una procedura semplificata per aprire a Helsinki le porte dell'alleanza.
Oltre al segretario generale Stoltenberg, al presidente e alla premier finlandesi, il passo convince molti residenti nella capitale.
“La Nato ci darà maggiore sicurezza. Per questo voglio che entriamo nell’alleanza. Avremmo dovuto farne parte già dagli anni ’90, quando era possibile entrarvi”, dice una donna. “Nel 1939 siamo rimasti soli, e non vogliamo rimanere soli di nuovo. Ogni veterano che abbia combattuto nella Guerra mondiale ripete: mai più da soli”, afferma un uomo.
La brusca accelerazione che l’invasione russa dell’Ucraina ha impresso al processo di espansione della Nato, viene considerata come un pericolo per la pace e la stabilità dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov: “L’espansione della Nato con l’avvicinamento delle infrastrutture militari dell’alleanza ai nostri confini, non rende il mondo più stabile e sicuro.
In Russia si stanno prendendo tutte le misure necessarie a rafforzare il nostro fianco occidentale in connessione con il rafforzamento del fianco orientale della Nato. In altre parole è la Nato che si muove verso di noi”.
Mosca e Helsinki condividono 1300 chilometri di frontiera. Una volta divenuta paese membro, la FInlandia permetterà alle forze militari occidentali di attestarsi a poche ore di strada da San Pietroburgo, seconda città della Russia per popolazione.