Energia, zero Russia e più rinnovabili. Ecco il piano europeo RePowerEu (formiche.net)

di Otto Lanzavecchia

Con il maxi-pacchetto RePowerEu la Commissione 
intende azzerare la dipendenza russa entro il 
2027 accelerando il processo di decarbonizzazione. 

L’approccio energetico è omnicomprensivo: permessi di costruzione, efficientamento, diversificazione, diplomazia, acquisti comuni, rinnovabili, idrogeno ed eolico, fino ai pannelli solari obbligatori. Tutti i dettagli

Il piano era stato abbozzato due settimane dopo l’inizio dell’invasione russa. Nei mesi successivi i Paesi europei hanno lavorato per ridurre la dipendenza dagli idrocarburi russi, guardando altrove per sostituire le importazioni e discutendo sulle misure europee da adottare (con annessi ostacoli e proposte di riforme). Sullo sfondo, la crisi energetica, assieme alla necessità di portare avanti la transizione ecologica secondo il pacchetto Fit for 55 (meno 55% emissioni entro il 2030).

Con la versione definitiva del piano RePowerEu, presentato oggi da Ursula von der Leyen, la Commissione ha messo sul tavolo una strategia da 300 miliardi di euro per affrontare tutte queste sfide e abbandonare completamente gli idrocarburi russi entro il 2027. Questo documento sarà la base per il prossimo Consiglio europeo del 30 e 31 maggio.
225 miliardi saranno essere “riciclati” dai fondi non richiesti del Recovery Plan (non l’Italia, che li ha già allocati tutti), gli altri arriveranno dai proventi del sistema di scambio delle emissioni (Ets) e dai fondi europei per la coesione e l’agricoltura. 10 miliardi serviranno per finanziare la costruzione di interconnessioni per il gas, altri 2 per far arrivare petrolio non russo (il “contentino” per l’Ungheria?), ma il 95% dei fondi è destinato alle rinnovabili.

Il piano agisce su tre livelli: risparmio energetico, diversificazione delle forniture e accelerazione sulle rinnovabili.

Le misure sono molteplici – si va dalla diplomazia energetica ai pannelli solari obbligatori sui tetti delle nuove costruzioni – e vogliono ridisegnare il futuro energetico dell’Unione. Già il Green Deal europeo era ambizioso, ha detto la presidente della Commissione in conferenza stampa, “e con questo piano andremo ancora oltre”.

RISPARMIO ENERGETICO

“L’energia meno cara è quella che non usi”, ha chiosato il vicepresidente Frans Timmermans nella sala stampa di Berlaymont, spiegando che il gas russo si può sostituire con misure di efficientamento ed elettrificazione. Già l’Ue ha ridotto la quota che importa dalla Russia – ad aprile era il 26% del totale, rispetto al 40% nel 2021 –, ora si tratta di continuare a diminuire, anche risparmiando più energia.

La proposta della Commissione è aumentare l’obiettivo di efficienza energetica di Fit for 55, che è vincolante, dal 9 a 13%. Per farlo vuole suggerire ai singoli Paesi una strategia di sensibilizzazione dei cittadini (per tagliare del 5% la domanda di gas e petrolio) e utilizzare misure fiscali per incoraggiare il risparmio energetico.

MISURE D’EMERGENZA

La Commissione ha affiancato al piano una serie di misure di breve termine per intervenire sul mercato dell’energia, che prevedono diverse opzioni per gli Stati membri per agire sui mercati dell’energia nazionali (tra cui la la ridistribuzione degli extra-profitti) e delle misure paneuropee in caso di interruzione totale delle forniture di gas russo, che includono un tetto ai prezzi.

C’è anche l’impegno di adottare proposte per proteggere meglio i consumatori in futuro … leggi tutto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *