di Alessio Figoli e Massimo Taddei
I dati contenuti nel rapporto annuale di Freedom House sono ben poco incoraggianti: il mondo è meno libero rispetto a dieci anni fa.
Ma ciò che più preoccupa è il deterioramento della qualità delle democrazie in Occidente. Dove si colloca l’Italia.
Libertà in declino
L’organizzazione americana Freedom House, con il suo rapporto annuale Freedom in the World, ha rilevato per il quattordicesimo anno di fila un calo nella libertà globale.
I risultati sono simili a quelli già evidenziati a gennaio dall’Economist: nel 2019 per 37 stati che hanno visto aumentare la libertà dei propri cittadini, ben 64 hanno registrato un deterioramento nei diritti civili e politici. La quota di paesi pienamente liberi si è attestata al 42,6 per cento, 3,3 punti percentuali in meno rispetto a dieci anni fa; mentre la percentuale di stati non liberi è passata dal 24,2 per cento del 2009 al 25,1 per cento del 2019.
Secondo l’organizzazione internazionale, il peggioramento mondiale in termini di libertà e pluralismo è da attribuire non solo ai dittatori delle zone più povere del pianeta, ma anche ai governi dei paesi più avanzati. In particolare, il dito è puntato contro l’India e gli Stati Uniti, accusati di essere “sempre più disposti a rompere le garanzie istituzionali e ignorare i diritti di critica e delle minoranze mentre perseguono i loro programmi populisti” … leggi tutto