Il blocco delle esportazioni di grano indiano deciso dal governo di Nuova Dehli, dopo aver dato un forte impulso all'aumento dei prezzi sui mercati mondiali,
sta ora causando gravi perdite ai produttori nazionali, che registrano al contrario un netto crollo di quelli sul mercato interno.
Per gli agricoltori la delusione è forte. “Il fabbisogno nazionale sarebbe stato garantito e ci sarebbe stato anche del grano da esportare, ma il raccolto di quest’anno è stato del 20 per cento più basso per l’ondata di caldo, per questo sono state bloccate le esportazioni”.
Oltre alla produzione cerealicola, le temperature in costante aumento rappresentano una minaccia anche per altre colture legate al nutrimento tradizionale, come i fagioli.
“La resa di quest’anno è della metà di quella dell’anno scorso, la metâ dei baccelli si è seccata ed è caduta”.
L’India è il secondo produttore di grano al mondo. Il governo giustifica il blocco delle esportazioni con la necessità di garantire la sicurezza alimentare a un miliardo e 400 milioni di indiani.
(Diritti d’autore SAJJAD HUSSAIN/AFP or licensors)