Elezione di Don Matteo (diario.world)

di Gregorio Dimonopoli
Sono contento, per Lui, che abbia assunta una 
carica di tale importanza.
Saranno anni difficili da affrontare con quella responsabilita’ che pero’ non mi aspetto rivoluzionaria.
Tante persone, tralasciando la retorica forse un po’ stucchevole ma inevitabile della stampa locale, si sono quasi esaltate nel ribadire le innegabili capacita’ di dialogo del vescovo sconosciute nelle precedenti reggenze del ruolo cittadino.
Ma aspetterei ad esultare.
Sabato a Roma si e’ tenuta una manifestazione fascista, detta ipocritamente Pro Life, che approvata da pontefice insultava, tanto per cambiare, il corpo delle donne ed altri diritti.
Non ci si puo’ inginocchiare e tollerare anche a questi sopprusi solo perche’ si aiutano i poveri, tifando contempraneamente la possibilita’ di indottrinare autodeterminazioni, dovute.
Una societa’ che sceglie il meno peggio non e’ matura.
Zuppi e’ un uomo buono, capace, dialogico. Ma e’ ora un Potere, subdolo, dal quale non siamo mai stati realmente capaci di evincerci.
Vai, Don Matteo, aiutaci a capire che sia possibile che le religioni possano non essere di ostacolo alla vite civile anche laica. Grazie

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