Dopo il post del tesoriere pentastellato Conte smorza i toni, Di Maio sferza.
E intanto Giarrusso lascia: “Io a caccia di poltrone? Bugie tristi”
Giuseppe Conte smorza i toni, Luigi Di Maio sferza. Nel Movimento 5 stelle si apre il “caso Cominardi” e, nelle stesse ore, i pentastellati perdono un europarlamentare, Dino Giarrusso.
Alla vigilia del voto in Senato sul ddl Concorrenza, a pochi giorni dal consiglio straordinario europeo sull’Ucraina e dopo la debacle in commissione Esteri di palazzo Madama, ora a guida forzista, la giornata di M5s viene scandita di prima mattina da un graffito rilanciato dal tesoriere del partito – la lupa simbolo di Roma con il viso di Mario Draghi, tenuta al guinzaglio dal presidente Usa, Joe Biden – che mette in «forte imbarazzo» i gruppi parlamentari.
«Conte lo chiami e glielo faccia rimuovere» è, infatti, l’invito di alcuni esponenti di primo piano. «Per Cominardi non vale la regola che bisogna sostenere il governo Draghi», aggiungono altri eletti, mentre «noi abbiamo sempre votato la fiducia» superando le difficoltà. E chi non la vota, osserva un’altra fonte M5s, viene cacciato, è il refrain che si sente fra Camera e Senato.
Nel frattempo, l’ex giornalista delle Iene e eurodeputato M5s,annuncia: «lascerò il Movimento 5 Stelle». Il M5s «è uscito dai valori che lo hanno fatto grande». Conte abbassa la tensione su Cominardi derubricando il caso: «Mi hanno detto che si tratta di graffiti, non diamo importanza».
Non così il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio che definisce il post «inaccettabile» e dice: «Noi come forza politica sosteniamo questo governo, come forza politica sosteniamo il Presidente del Consiglio. Quello non è diritto di critica, è sostanzialmente una cosa da cui bisogna prendere le distanze, spero che il movimento ne prenda le distanze il prima possibile».
Fa una scelta di campo il presidente della commissione per le Politiche dell’Ue alla Camera, Sergio Battelli: «Che quello postato dal tesoriere M5s è un murales lo vedo anch’io. L’arte è da sempre un potente mezzo di comunicazione che, però, va usato a proposito, soprattutto dalla prima forza politica di questo Paese.
Ciò che mi sfugge, come ho già avuto modo di far notare sotto al post in questione, è perché una persona che ricopre un ruolo così delicato e primario all’interno del Movimento, ma il discorso vale per chiunque ne faccia parte, abbia sentito l’esigenza di pubblicarlo sui propri canali social.
E non derubricherei l’episodio, come ha fatto il presidente Giuseppe Conte, definendolo “senza importanza”» … leggi tutto