di David Puente
Il mondo dei complottisti è pieno di collegamenti forzati tra un evento eccezionale con gli Stati Uniti,
Bill Gates e altro ancora, ma ignorano quanto accade in Russia
Il Ministero della Difesa russo esorta l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) di indagare dei «laboratori biologici americani presenti in Nigeria». Il motivo? A causa dell’attuale diffusione del vaiolo delle scimmie che, secondo quanto sostenuto da Mosca, potrebbe aver avuto origine proprio nel Paese africano.
La richiesta arriva da Igor Kirillov, capo della Russian Radiation, Chemical and Biological Protection Force, basandosi sul fatto che gli Stati Uniti non hanno mai abbassato la guardia contro il patogeno, istruendo anche gli ucraini nella gestione delle emergenze di fronte ad eventuali focolai. La prevenzione, in questo caso, viene vista come una sorta di prova a sostegno di una teoria del complotto, ma questa potrebbe essere usata anche contro la Russia.
A Open Fact-checking abbiamo trattato diverse teorie del complotto sull’argomento. Il video di una tiktoker, diventato virale, sosteneva che il vaiolo delle scimmie fosse appena comparso così come improvvisamente sarebbero comparsi i vaccini (e parliamo qui). Un’altra teoria è quella che collega in maniera antiscientifica i vaccini anti Covid di AstraZeneca con la malattia.
Non potevano mancare i collegamenti con Bill Gates e quelli dove si nega l’esistenza della malattia. Il punto in comune? Ci sono gli americani, l’occidente, Big Pharma e il solito Gates, ma la Russia?
I collegamenti con il vaiolo (smallpox)
Secondo quanto riportato da Interfax, i russi sostengono che l’interesse del Pentagono per il vaiolo sarebbe tutt’altro che casuale e che il ritorno del patogeno sarà una catastrofe per tutta l’umanità.
Per confermarlo, ricordano che nel 2003 il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti avrebbe sviluppato un programma di vaccinazione contro il vaiolo per tutto il personale militare. Sembrano dimenticati gli eventi del 2001, quando si parlava delle scorte di vaccino contro il vaiolo di fronte a una eventuale minaccia bioterroristica.
Dopo l’11 settembre, lo stato d’allerta divenne particolarmente alto e nel dicembre del 2002 l’allora Presidente Bush dichiarò di aver dato ordine di vaccinare i militari e il personale americano che operano nelle aree del mondo ritenute ad alto rischio. Anche la Russia ha continuato le vaccinazioni – una volta interrotte quelle di massa nel 1980 – nei confronti di persone ritenute a rischio di contrarre il vaiolo, un fatto riportato anche da RIA in un articolo del 20 maggio 2022 che il Ministero della Difesa dovrebbe conoscere.
Se oggi troviamo dei virus del vaiolo conservati nei laboratori lo dobbiamo al duo Russia e Stati Uniti che nel 1999 si opposero contro la risoluzione dell’OMS di distruggere i campioni. Ecco perché i teorici del complotto dovrebbero ricordarsi che il virus del vaiolo non si trova soltanto nei laboratori occidentali, ma anche in quelli russi.
Nel settembre del 2019 ci fu uno scandalo legato al laboratorio del Centro di ricerca statale di virologia e biotecnologia “Vector” di Koltsovo (Novosibirsk, nell’area siberiana della Federazione russa), dove l’esplosione di una bombola a gas aveva causato un incendio nella struttura, scatenando i timori della fuoriuscita di patogeni, incluso quello del vaiolo, contenuti al suo interno dall’epoca dei programmi di ricerca sulla guerra batteriologica del periodo sovietico … leggi tutto