I palliativi che calmano solo gli ululati di chi grida “marcire in galera” (ilfoglio.it)

di Adriano Sofri

Ribellioni in carcere e misure governative. 
Promemoria

Faccio solo un elenco, oggi. Un promemoria.

Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia. Dei 13 morti in due giorni di ribellioni in diverse carceri italiane disse al Senato, senza farsi sfiorare dalla tentazione di citarne i nomi, che erano morti “per lo più” di overdose.

Francesco Basentini, capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Sostenne ostinatamente che non c’era sovraffollamento nelle carceri italiane, che era una questione di convenzioni lessicali. Bastava cambiare discorso, e gli spazi si allargavano.

I tredici detenuti morti. I loro nomi sono stati fatti solo ieri, dopo undici giorni, per quello che ho visto, da Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera, e a lui rimando. Di qualcuno accompagnati da circostanze: per esempio che tre di loro non erano ancora stati processati, dunque erano in carcere da non colpevoli, per esempio che altri stavano per uscire a pena finita, uno entro due settimane, e che uno usciva in semilibertà da tre anni tenendo un comportamento lodevole. Di altri solo nomi ed età … leggi tutto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *