Cominciamo con qualche citazione:
“L’assessore di collegio Kovalèv si svegliò abbastanza presto e con le labbra fece Brr…, cosa che faceva sempre quando si destava, sebbene nemmeno lui sapesse spiegare perché. Kovalèv si stirò, ordinò di dargli un piccolo specchio che stava sul tavolo. Voleva guardare un foruncoletto che la sera prima gli era spuntato sul naso; ma, con suo sommo stupore, vide che al posto del naso aveva uno spazio perfettamente liscio”. (Gogol, Il naso, trad. P. Zveteremich, Garzanti, 1967).
“– Che fai? – mia moglie mi domandò, vedendomi insolitamente indugiare davanti allo specchio. – Niente – le risposi, – mi guardo qua, dentro il naso, in questa narice. Premendo, avverto un certo dolorino. Mia moglie sorrise e disse: – Credevo ti guardassi da che parte ti pende. Mi voltai come un cane a cui qualcuno avesse pestato la coda: – Mi pende? A me? Il naso? E mia moglie, placidamente: – Ma sì, caro. Guardatelo bene: ti pende verso destra”. (Pirandello, Uno, nessuno e centomila, ed. a cura di G. Mazzacurati, Einaudi, 1994) … leggi tutto