di Claudia Bruno
In un libro letto tempo fa, Joanna Pocock, scrittrice canadese partita da Londra alla ricerca di nuovi stili di vita nel West americano,
a un certo punto raccontava di essere stata allontanata e interrotta dalla giovane madre di una comunità, nel rivolgere un gesto d’affetto alla neonata che teneva in braccio per il fatto di arrivare dalla città, essere portatrice di microorganismi infettivi e potenzialmente pericolosi. È una scena a cui ho ripensato spesso, difficilmente avrei creduto di poterla vivere di persona.
Alla fine di febbraio ho preso un aereo per Roma. Sull’aereo c’erano sette passeggeri con la mascherina, erano tutti italiani. Mi ricordo di averli contati, ho pensato che fossero pazzi.
Una di loro ha sostenuto per tutto il viaggio che i virus si diffondono attraverso gli zingari che rovistano nei cassonetti … leggi tutto