Il Comune di Bologna, preso in contropiede dalla polemica e dall'indignazione montante,
ora tende a dire che “no, non è vero che volevamo cambiare nome alla biblioteca Ruffilli”, togliendo l’omaggio che la città volle fare al professore universitario ucciso dalle Brigate Rosse.
Ma lasciamo parlare l'” ufficialità”. Ecco il post dell’ Assessore alla cultura della città metropolitana, vice di Lepore, che nel presentare l’inaugurazione di “Salaborsa Lab” parla di un ” luogo magico” negli spazi della ” ex Biblioteca Ruffilli”. ” Ex”, appunto…… Lascio poi a voi giudicare dalle foto del post dell’ Assessore se vi sembri più una ” biblioteca” quella che vedete o un lunapark o una discoteca.
D’altra parte, l’avevamo già visto con gli orrendi contaneir di metallo messi a ridosso degli edifici storici di via Zamboni,con il megatabellone pubblicitario su palazzo dei Notai, con il quattrocentesco palazzo del Monte di Pietà lasciato trasformare nell’ennesimo inutile supermercato a due metri da Piazza Maggiore, quale è l’idea di cultura e il rispetto per i beni culturali di questi signori