Fra gli ordigni inesplosi spuntano gli ortaggi di stagione.
È la situazione surreale che si vive nel Donbass, sempre più in mano russa. A Soledar, 50 chilometri a sud di Severodonetsk, la città chiave dell’est ucraino dove infuriano i combattimenti. Gli agricoltori cercano di andare avanti con la loro vita.
“Non me ne andrò da qui – dice Evhenii – È il mio campo. Non andrò da nessuna parte. Perché dovrei? Ogni giorno ci sono bombardamenti da ogni parte. Cosa possiamo fare? Dobbiamo pur sopravvivere in qualche modo”.