Da ex premier a oppositore di Vladimir Putin,
Mikhail Kasyanov crede che la guerra potrebbe durare anche due anni ma è ottimista sul fatto che la Russia rientrerà nei binari della democrazia.
Anche se non nel brevissimo periodo. “Ci vorrebbe una deputinizzazione della Russia, ci vorranno 10 anni per ritrovare la fiducia del mondo civilizzato, prima di tutto dei Paesi dell’Unione europea che sono i nostri naturali vicini e partner”.
Kasyanov non credeva che alla fine Mosca avrebbe attaccato l’Ucraina, capì che Putin non bluffava quando convocò il Consiglio di sicurezza, tre giorni prima dell’invasione.
“Penso che se l’Ucraina cadesse, i Paesi baltici seguirebbero a ruota. Questi sono i risultati di un sistema che trovando in Putin una sponda, ha iniziato a operare in un modo ancor più cinico e crudele rispetto agli stessi metodi dell’Unione sovietica. Si tratta di un sistema da Kgb, basato sull’assenza totale di responsabilità e il mancato rispetto delle leggi. È evidiente che nessuno teme una condanna”.
Dopo essere stato il primo ministro russo dal 2000 al 2004, Kasyanov sostiene che Putin non stia bene e che sia ormai fuori dai giochi. Almeno quelli politici. Ha detto ancora che lui conosceva un altro Putin.