“Letta nei guai, ora Conte userà di Battista contro Di Maio” (ilsussidiario.net)

di Federico Ferraù

COMUNALI, CROLLO M5S

M5s è scomparso, dice Mauro Suttora, ma Letta si terrà i 5 Stelle, preferendoli a Renzi e Calenda. Ora Conte deve proteggere la propria leadership

Conte non si è potuto nascondere. I dati che emergono dalle amministrative – ha detto ieri l’ex premier – non ci soddisfano. Non possiamo cercare giustificazioni di comodo”. E infatti il leader M5s ha già annunciato per oggi “una conferenza stampa per definire il percorso di completamento dell’azione politica del M5s e dell’organizzazione interna comprese le articolazioni territoriali”. Punto dolente, anzi la vera chiave della sconfitta.

Nelle stesse ore in casa Pd si lavora ad un’altra narrazione, quella di un Partito democratico che sprizza consenso. Ma i due partiti avevano un progetto in comune, ed è anche di questo che occorre parlare. La scommessa del “campo largo” lettiano puntava le sue fiches sulla tenuta e la malleabilità del M5s. La tenuta, per fare in due quello che non si può fare da soli; la malleabilità, per permettere al Pd di guidare la coalizione.

I conti però non tornano, ci dice Mauro Suttora, giornalista, scrittore, opinionista sull’HuffPost.

Cosa cambia dopo questo voto per il patto Pd-M5s?

Difficile allearsi con un fantasma. E anche inutile, visto che i grillini valgono l’1% al Nord, nei pochi comuni dove hanno osato presentarsi, come Padova. Perfino a Cuneo, dove hanno rifiutato l’alleanza col Pd e si sono presentati da soli, o a Piacenza e Pistoia, dove hanno preferito mettersi con l’estrema sinistra contro il Pd. Unica eccezione il 4% a Genova. 

Dove M5s delude di più le aspettative? A Genova, rappresentazione plastica del “campo largo”, dome M5s ha però il 4,44%? A Palermo, dove ottiene il 6,2%? A Taranto, dove passa dal 12,4% del 2017 al 3,9% di oggi? O Catanzaro?

Sì, il vero disastro grillino è al Sud, dove speravano di tenere. E invece vedo vari 1% anche qui, come a Frosinone. Teniamo presente che a Taranto, la città dell’ex ministra Barbara Lezzi, fra le comunali del 2017 e quelle di domenica c’è stato l’exploit del 2018, con il picco del 48%. Nessun partito aveva mai toccato queste vette, neanche la Dc di Moro.

Il M5s alle amministrative non è mai andato bene. Chiusa la parentesi, possiamo dire che ci rivediamo alle politiche.

No. I grillini avevano conquistato sindaci in città importanti come Roma, Torino, Parma, Carrara, Livorno. Ora sono scomparsi. L’unica chance, forse, sarà cavalcare il no all’aumento delle spese militari, e la rabbia per l’inflazione al 7% … leggi tutto

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