di Umberto Folena
Chi è paranoico ha delle fissazioni. Si considera al centro di complotti che solo lui sa individuare, gli altri no perché o sono irrimediabilmente ingenui o perché partecipano al complotto. Chi è paranoico è accerchiato dai nemici. Chi è paranoico è l’unico ad aver capito tutto e si sente superiore alla massa ignorante.
Se la realtà lo smentisce, egli modifica la realtà per piegarla alla propria visione della realtà stessa. Il pensiero paranoico è, insieme, «logico e impossibile, coerente e contraddittorio, umano e disumano. È una maschera tragica» (questa e altre frasi citate in seguito sono tratte dal volume Paranoia. La follia che si fa storia di Luigi Zoja, Bollati Boringhieri, 2011; Zoja ha lavorato a New York, Zurigo e Milano ed è stato presidente dell’associazione mondiale degli analisti junghiani).
Incontrare un autentico individuo affetto da paranoia è molto difficile, perché il disturbo interessa appena lo 0,03 per cento della popolazione.
Ma questa è la paranoia individuale (clinica), una parolina, non difficile da individuare e da cercare di curare. Quando diventa una parolaccia, ecco la paranoia collettiva, che interessa porzioni ampie di popolazione e perfino, in circostanze estreme, (quasi) intere nazioni … leggi tutto