Sempre fedeli ad “Alta fedeltà” (ilsole24ore.com)

di Federico de Feo

«Ecco, per stilare una classifica, le 
cinque più memorabili fregature di tutti 
i tempi, in ordine cronologico». 

È con queste parole che Nick Hornby, nel 1995, dava inizio a un libro generazionale che avrebbe condizionato e formato le epoche future. Alta Fedeltà – basato sulla figura di Rob Fleming, proprietario di un negozio di vinili, il Championship Vinyl, ossessionato da ogni genere di classifica, che ne dettano la vita e le scelte musicali – fu la rappresentazione perfetta della fine di un’epoca e dei resoconti che ognuno di noi fa nel corso della propria vita.

Dopo aver concluso l’ennesima relazione, Rob si interroga sul motivo dei suoi fallimenti, e attraverso innumerevoli classifiche cerca di trovarne il senso. Rob è prigioniero delle “prime volte”: la prima canzone che dà inizio a una playlist, il primo bacio, il primo appuntamento, il primo amore.

È alla costante ricerca di emozioni, sensazioni, che lo facciano sfuggire dalla noia e della routine. Così facendo, ha stravolto ogni rapporto, compreso il suo ultimo, con Laura … leggi tutto

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