Le Forze russe hanno rivendicato diversi attacchi nel sud dell'Ucraina
(comprese le regioni di Mykolaiv, Kharkiv e Odessa) contro quelle che hanno definito infrastrutture militari.
Alcune immagini, rilasciate dal ministero della Difesa russo, mostrano gli obiettivi finiti nel mirino nella città meridionale di Mykolaiv, importante centro di costruzione navale.
La Polizia ucraina ha inoltre reso noto che sabato la Russia ha lanciato un doppio attacco missilistico contro la cittadina di Pokrovsk, nella regione di Donetsk.
Obiettivo dichiarato dell’Esercito russo è quello di isolare la costa ucraina del Mar Nero sino al confine con la Romania: in caso di successo, lo sforzo assesterebbe un duro colpo all’economia e al commercio ucraino e permetterebbe a Mosca di assicurarsi un ponte terrestre verso la regione separatista moldava della Transnistria, che ospita una base militare russa.
All’inizio della campagna, le forze ucraine hanno respinto i tentativi russi di catturare Mykolaiv, che si trova vicino alla costa del Mar Nero tra la Crimea occupata dalla Russia e il principale porto ucraino di Odessa.
Da allora, le truppe russe hanno interrotto i loro tentativi di avanzare nella città, ma hanno continuato a colpire sia Mykolaiv che Odessa con regolari attacchi missilistici.
Il tutto è accaduto mentre si teneva il funerale di Liza Dmitrieva, la bimba di soli 4 anni, uccisa nell’attacco russo a Vinnytsia, Ucraina centrale.
La piccola, affetta dalla sindrome di Down, si stava recando con la madre da un logopedista quando, qualche giorno fa, un missile russo ha colpito la città, causando la morte di almeno 24 persone, tra cui altri due bambini di 7 e 8 anni.
Più di 200 altre persone sono rimaste ferite, tra cui la madre della bambina, 33 anni, che ora versa in terapia intensiva in gravi condizioni.
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