Nel mese di marzo per rispondere alla crisi del Coronavirus gli americani hanno acquistato circa due milioni di pistole, il picco più alto mai raggiunto dopo il gennaio 2013, quando, subito dopo la rielezione del presidente Barack Obama ci fu il massacro alla Sandy Hook Elementary School, dove furono trucidati più di 20 bambini tra i 6 e i 7 anni.
Sono questi i dati forniti dal New York Times sulla corsa alle armi che, nelle ultime settimane, aveva restituito l’immagine di un paese spaventato e senza una chiara idea del futuro. E, come spesso accade oltreoceano, la paura di disordine ha spinto gli americani ad armarsi. Eppure, finora l’andamento della vendita delle armi negli Stati Uniti aveva sempre seguito un trend prevedibile: ogni qualvolta si temeva una possibile restrizione sull’acquisto, le vendite salivano.
Come riportato proprio dal New York Times, le vendite sono aumentate bruscamente nel dicembre 2015 dopo che Obama aveva cercato di rendere più difficile l’acquisto di armi d’assalto in seguito all’attacco terroristico a San Bernardino, in California. E nel gennaio 2013, le vendite sono aumentate dopo la richiesta di nuove restrizioni sulla scia della strage alla scuola Sandy Hook … leggi tutto